facciamolI insieme

Ingredienti

PER 3 BOTTIGLIE DA 750 ML

Ricetta

"Personalmente preferisco il mandarinetto suggerito da mia sorella Rosellina su ricetta di mia zia Maria che utilizza le clementine Nova che è una varietà di mandarancio, ibrido tra le clementine comuni e quelle Tangelo Orlando dalla polpa molto succosa e, a differenza del mandarino normale, ha un colore più aranciato e un gusto più acidulo, simile a quello delle arance ma con un piacevole contrasto tra acidità e dolcezza..."

― IL CONSIGLIO DI SARAFLò

Schema Operativo

― cosa c’è da sapere

Difficoltà

Facile

Preparazione

1 h

Riposo

1 settimana

Dosi per

4 bottigle da 750 ml

Importante

Tanto amore

Procedimento | Tempi | Consigli

― fase 1

Lavate bene i mandarini sotto l’acqua fresca corrente e asciugateli con cura utilizzando un canovaccio pulito.
Sbucciate i frutti con cura prelevando la scorza (con il meno possibile della parte bianca) e aggiungete quest’ultima all’alcool puro in una bacinella capiente.
Lasciate macerare il tutto per 8-10 giorni, in un luogo fresco asciutto e buio, in contenitori di vetro con chiusura ermetica, agitando giornalmente il prodotto.

― fase 2

Trascorso il tempo indicato, mettete in una casseruola l’acqua e lo zucchero e portate fino ad ebollizione per 2 minuti, quindi spegnete il fuoco e lasciate raffreddare del tutto.
Prendete ora il macerato di scorza e alcool, filtratelo e aggiungetelo allo sciroppo di zucchero, mescolate bene e lasciate in infusione per altri 3 giorni

― fase 3

Filtrate nuovamente il composto, quindi imbottigliatelo.
Riponete il tutto in un luogo fresco e asciutto e consumate dopo almeno un mese. Il liquore al mandarino va servito freddo, eventualmente può essere conservato nel freezer.

― VARIANTE LIMONCELLO

Il Mandarinetto è un potente digestivo: si consiglia di consumarlo dopo i pasti abbondanti, per concludere in bellezza, con una nota agro-dolce.
Questa ricetta può essere applicata anche per realizzare un buon limoncello utilizzando dei limoni di qualità non trattati, seguendo le stesse dosi e procedimento del mandarinetto.

― fase 4

― e’ il momento di assaggiare

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Cenni Storici - Curiosità

Il mandarinetto è un tipico liquore siciliano al mandarino  dal colore giallo acceso, derivato dall’estratto e dalla macerazione delle bucce di mandarini e arance.                                          
Sin dai tempi della dominazione Aragonese, le mogli dei contadini siciliani preparavano liquori e marmellate a base di agrumi, secondo ricette tramandatesi di madre in figlia e con riti usuali, che richiedono perizia e pazienza.  Tra questi il mandarinetto, ottenuto dall’infusione nell’alcool dei mandarini ed eventualmente delle arance.
Gli agrumi siciliani sono un’eccellenza del territorio ben nota in tutto il mondo. Si parla molto di arance e limoni e un po’ meno dei mandarini che, tuttavia, non hanno nulla da invidiare ai primi due. Anzi, forse dovrebbe essere il contrario. Ricostruire la storia di questo agrume è molto interessante. È originario della Cina e il suo albero appartiene alla famiglia delle Rutaceae. Alcuni botanici ritengono che i mandarini siano anche più antichi di arance e limoni. Oltre alle ben note proprietà organolettiche (merito di oli essenziali, vitamine e flavonoidi) possiede anche  proprietà simboliche.                                                                                                                  
Il termine “mandarino” deriva, infatti, dal colore dell’abito dei dignitari imperiali dell’antica Cina, che interpretavano i voleri del cielo e li trasmettevano all’imperatore. Furono i portoghesi a coniare la parola mandarim volgarizzando il sanscrito mantrim, che significa ministro e a sua volta deriva addirittura da mantra. In realtà il termine originale cinese era Guan e designava il dignitario addetto alla riscossione dei mandarini di grossa taglia, offerti come prezioso tributo all’imperatore. Il termine, in seguito, passò a indicare anche la lingua, altrettanto elitaria, del Nord della Cina. L’albero di mandarino è stato importato dagli inglesi in Europa intorno ai primi decenni dell’Ottocento. All’inizio veniva utilizzato come pianta ornamentale, a Malta, a Palermo e a Trapani, poi anche a Napoli, in Sardegna e in gran parte dell’Italia meridionale. Fu dopo la metà dell’Ottocento che se ne capì tutto il potenziale. Il suo profumo è persistente e inconfondibile, l’aroma dolce, ma con un gradevole tocco aspro. Fu questo agrume a ispirare bevande iconiche come il punch al mandarino o il mandarinetto. Il sapore è molto gradevole e zuccherino. Il frutto ha una particolare azione sedativa sul sistema nervoso, poiché contiene più bromo dell’arancia.
Si utilizza ampiamente per la preparazione di dolci, come crostate e gelatine, ma anche budini e mousse.     

💙💛🧡  “Si ringrazia il sito www.siciliafan.it/mandarino-siciliano-storia-curiosita“  🌸🌸🌸

sara flò

Il bello di creare con il cuore