facciamola insieme
Ingredienti
PER 4 – 6 PERSONE
- 5 melanzane di forma allungata
- 500 gr di pomodorini datterini o ciliegino
- 200 gr di cipolla
- 150 gr di sedano
- 200 gr circa di passata di pomodoro
- 80 gr di olive verdi (peso netto snocciolato)
- 50 gr di capperi dissalati
- olio extravergine 4 cucchiai
- basilico q.b.
- 1 cucchiaio abbondante di zucchero
- 30 gr di aceto di vino bianco (secondo i gusti)
- sale
- 30 gr di pinoli precedentemente tostati
- olio per friggere qb
" La caponata è un tipico piatto siciliano le cui origini sembrano derivare dal termine “capone” che in dialetto siciliano indica il pesce lampuga, un pesce pregiato che faceva parte della tavola dell’antica aristocrazia per cui i contadini, non potendosi permettere un piatto così costoso, avrebbero sostituito il pesce con le verdure in particolare con le melanzane, cipolla, capperi, pomodori, olive verdi, sedano e basilico dando un tocco di particolare gusto soprattutto abbinato ad un composto agrodolce costituito da aceto e zucchero. "
― Cenni storici & CURIOSITà – saraflò
Schema Operativo
― cosa c’è da sapere
Difficoltà
Facile
Preparazione
35 minuti
Cottura
40 minuti
Dosi per
4 – 6 persone
Importante
Tanto amore
Procedimento | Tempi | Consigli
― fase 1
Iniziamo a lavare e a privare le melanzane dalle due estremità, quindi tagliatele a cubetti di circa 2 cm per lato, ponetele in un recipiente immergendole in acqua e sale per più di un’ora coprendole con un piatto e con un peso sopra in modo da mantenere le melanzane sott’acqua e permettere al liquido di vegetazione di fuoriuscire per perdere il suo gusto amaro. Successivamente scolate le melanzane e passatele sotto l’acqua corrente per rimuovere i residui di sale, strizzatele e ponetele sopra un canovaccio per asciugarle.
― fase 2
Ponete le melanzane in una padella e friggetele fino a quando avranno raggiunto un colore dorato; scolatele e ponetele su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Passiamo adesso al resto delle verdure che vanno pulite e lavate; il sedano va privato possibilmente dei filamenti utilizzando una mandolina, tagliato a tocchetti di circa 1 centimetro e scottato per 8 minuti in acqua salata e poi lasciato a sgocciolare.
― fase 3
Affettiamo la cipolla in maniera sottile e versiamola in una padella capiente con 4-5 cucchiai d’olio di oliva facendola soffriggere; dopo aver rosolato la cipolla, aggiungete il sedano, le olive e i capperi. Dopo circa 5 minuti aggiungiamo il pomodoro ciliegino tagliato precedentemente a pezzi. Facciamo cucinare a fuoco moderato fino a quando i pomodori si saranno ammorbiditi. A questo punto aggiungete la passata di pomodoro e, dopo circa 5 minuti di cottura aggiungete aceto e zucchero (personalmente preferisco preparare in anticipo aceto e zucchero sciolto in un bicchiere e versarlo successivamente), lasciandolo evaporare per un paio di minuti.
Versate nel tegame posto a fuoco bassissimo le melanzane e qualche fogliolina di basilico lasciandole insaporire per qualche minuto, facendo attenzione a non farle attaccare scuotendo di tanto in tanto il tegame.
― fase 2
Passiamo la caponata nel piatto di portata, aggiungendo i pinoli e qualche altra fogliolina di basilico come guarnizione. La caponata può essere gustata fredda o tiepida e si mantiene inalterata in frigo al massimo per una settimana chiusa ermeticamente oppure può essere congelata.
― e’ il momento di assaggiare
Cenni Storici - Curiosità
La caponata è un tipico piatto siciliano le cui origini sembrano derivare dal termine “capone” che in dialetto siciliano indica il pesce lampuga, un pesce pregiato che faceva parte della tavola dell’antica aristocrazia per cui i contadini, non potendosi permettere un piatto così costoso, avrebbero sostituito il pesce con le verdure in particolare con le melanzane, cipolla, capperi, pomodori, olive verdi, sedano e basilico dando un tocco di particolare gusto soprattutto abbinato ad un composto agrodolce costituito da aceto e zucchero.
Come per altre ricette della cucina siciliana, sono possibili diverse varianti a seconda delle località in cui ci troviamo, addirittura si parla di circa 40 varianti, per cui nel trapanese la caponata prevede l’aggiunta di peperoni, nel catanese l’aggiunta di patate, e così via. Oltre a queste c’è anche la “caponata di mare” che prevede l’aggiunta di crostacei, polpo o totani, tonno o alici. In ogni caso, pur cambiando località è possibile gustare un ottimo piatto di caponata con un unico denominatore comune dato dal condimento agro-dolce. Dobbiamo non confondere la caponata con la “caponatina” che indica una ricetta che esclude il condimento agro-dolce.
Personalmente ho preferito basarmi sulla ricetta classica palermitana che ritengo più semplice e veloce e che prevede l’aggiunta alle verdure suddette, di pinoli. E’ importante utilizzare ingredienti freschi, seguendo l’ordine di cottura indicato nel procedimento. E’ un ottimo contorno vegetariano che può essere servito tiepido o freddo, e può accompagnare piatti di ogni tipo, di carne, di pesce, formaggi, uova oppure può essere impiegata per farcire panini, focacce, bruschette e altro ancora. Da non dimenticare il pane per la “scarpetta” finale!
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